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TERRA MATER
EARTH and HEAVEN
VICENZA
28 gennaio 2022 - 22 agosto 2022
Logge del Capitaniato, Piazza dei Signori, Basilica Palladiana, Piazza delle Erbe, Piazzale Alcide De Gasperi, Piazza San Lorenzo

 

 

“Divinità romana che si rivela chiaramente come il risultato dello sviluppo secondario, compiutosi in epoca storica e sotto l'influsso delle idee religiose greche, dell'antica dea Tellus.
Questa ha unicamente il carattere di divinità agraria, è cioè dea della vegetazione, della semina e delle messi, senza rapporto alcuno col culto dei morti. […]
Il concetto invece della Terra Mater si è formato a Roma solo più tardi.
Il passaggio da Tellus a Terra Mater attraverso Tellus mater non è sicuro, e certamente non sarebbe avvenuto senza influenze greche.
La Terra è ora in rapporto col culto dei morti, ed è considerata come una forza divina che ha in sé i germi della vita e della morte. […]
Essa non è, però, come la Gea greca, l'elemento femminile passivo in contrapposizione all'elemento attivo maschile del cielo (Urano) o del mare (Oceano); ma è il suolo nel suo duplice significato di campo delle messi e di luogo di sepoltura. […]
È certo, però, che l'antica dea Tellus è ormai divenuta Terra Mater e rappresenta la potenza generatrice del suolo, donde ha origine la vita delle piante e degli animali e la stessa esistenza degli uomini.”

Franca Parise Badoni

Enciclopedia dell’Arte Antica (1966)

 

 

Il centro storico di Vicenza diventa un museo a cielo aperto
con le sculture di Andrea Roggi

Dal 28 gennaio al 22 agosto le sculture in bronzo dell’artista italiano Andrea Roggi saranno esposte nell’incantevole cornice architettonica della città di Vicenza all’interno della mostra personale a cielo aperto dal titolo Terra Mater | Earth and Heaven.

Sei opere monumentali accompagneranno i visitatori in un percorso non soltanto di contemplazione estetica, ma soprattutto di profonda riflessione intellettuale sui temi cari allo scultore: il rapporto con la natura – intesa come Madre Terra, potenza salvifica da tutelare e proteggere –, il rapporto con le proprie radici culturali – la memoria e le tradizioni che alimentano la speranza in un futuro migliore – ed il rapporto con il tempo, nel suo scorrere inesorabile.

Il Maestro, attraverso il suo intimo tributo alla Madre Terra, comunica sia l’urgenza di tornare ad amare il pianeta che ha nutrito per millenni il genere umano, sia l’urgenza di prendere il controllo di ciò che ci è stato lasciato in dono dalle esperienze del passato, affinché ciò possa essere utilizzato attivamente onde raggiungere – quasi alla maniera delle filosofie greche antiche – un virtuoso stato collettivo di consapevolezza ed equilibrio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Paradiso e’ sotto i nostri piedi
cosi come sulle nostre teste

Henry David Thoreau